lunedì 15 dicembre 2008

La nostra storia dovrebbe insegnare qualcosa. Barones a sa tirannia Tenores di Neoneli e Orlando Mascia.

Una bellissima canzone di un uomo di legge della fine del 1700 ha un significato quantomai attuale. Ho scelto quella cantata dai Tenores di Neonelli perchè oltre che essere una superba interpretazione, nell'introduzione, spiega l'origine di questa canzone diventata in poco tempo, un inno alla ribellione. Parla di noi Sardi e della nostra storia che si ripere tutt'oggi. La maggior parte dei Sardi non conosce  le sue radici, per questo siamo come un albero debole pronto a cadere alle prime gocce d'acqua o i primi soffi del vento. Questo contributo vuole essere un'incitazione alla riflessione e alla riscoperta di quelle radici, che, affondate nel terreno, ci renderanno liberi, temerari e mai più timorosi. 


1 commento:

  1. Buongiorno Cristiano isolano,innanzitutto complimenti x il blog,molto espansivo sulle argomentazioni riguardanti la nostra bellissima isola di cui sono fierissimamente innamorato,(Io sono di nuoro e studio archeologia a Sassari)...mi dispiace che non sia molto visitato o comunque commentato....di blog di questo calibro dovrebbero essercene tantissimi....abbiamo purtroppo una storia che non viene riconosciuta....anche se a parer mio la civiltà nuragica era la più potente ed evoluta civiltà dell'età del bronzo....ho lavorato per un mese,anzi,ho avuto l'onore di lavorare nel laboratorio di restauro di Li Punti(SS) affianco alle possenti e meravigliose statue ritrovate a Monti Prama,ho vissuto l'esperienza come un incontro con gli antichi sardi...passerò piu spesso nel blog saluti dalla barbagia....P.s.Qesta canzone (Barone e sa tirannia,procurade e moderare,è stata composta ispirandosi all'editto delle chiudende avvenuto in sardegna nel 1822,quando la privatizzazione terriera non era un problema....dopo questo editto ci fu una corsa alla recinzione degli appezzamenti terrieri e molta gente purtroppo rimase col dito in culo per essere espliciti....a questo fatto hanno dedicato anche un altra bellissima poesi riproposta come canzone..."Tancas serradasa a muru"....saludos compà!

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