lunedì 5 gennaio 2009

Beppe Grillo e tumori in Sardegna

Beppe grillo parla della Sardegna citandola per quella che Viene chiamata Sindrome di Quirra. Trova dei ricercatori che dimostrano scientificamente la correlazione con malattie, morti e armi all'uranio impoverito usate nel poligono di tiro militare di Quirra. I due ricercatori ricevono pressioni ......... scopri il proseguo nel video.



P.S. Se conoscete direttamente o indirettamente persone ammalate di questa sindrome o le loro famiglie, fategli 
conoscere questo Video, la sentenza di risarcimento di cui parla Beppe Grillo vale anche per quelle successive.
Nel video cita una sentenza positiva di risarcimento danni delle persone e delle famiglie che dovrebbe valere anche
per quelle a venire. Immagino si trovino maggiori informazioni nel suo Blog www.beppegrillo.it

LINGUA BLU: VACCINO KILLER, ECCO i DATI sui DANNI

ROMA "Quel vaccino ha prodotto effetti disastrosi sugli allevamenti italiani ed ora siamo in grado di documentarlo. Ha contribuito a diffondere il virus ed e' responsabile di danni economici alle aziende zootecniche ben superiori a quelli provocati dalla malattia". Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, replica alle affermazioni diffuse oggi da Sirchia sugli effetti della campagna di vaccinazione, resa obbligatoria dal ministro della Salute e da quello delle politiche agricole.
"Una indagine a tappeto condotta dalla ASL di Sassari su oltre un milione di capi vaccinati- riporta la senatrice- ha riscontrato gravi effetti indesiderati (ipertermia, zoppie, calo della produzione lattea, morti natalita', aborti e morti improvvise) sul54,2% delle aziende visitate
Si tratta del primo vero monitoraggio effettuato da un servizio pubblico, i cui dati contrastano clamorosamente con quelli forniti dal ministero della Salute che dichiara danni collaterali in percentuali inferiori all'1% degli allevamenti vaccinati". Leggi per intero Clicca quì.

Commento personale. Come vedrete dal documento si prospetta una realtà sconvolgente di cui si prende atto immediatamente e ci si comporta di conseguenza o continueremo ad essere territorio di sperimentazione di armi che uccidono la nostra gente e vaccini che uccidono una fonte di ricchezza. Una sola parola: INDIPENDENTZIA, altrimenti non se ne viene fuori, questo è il consiglio di uno che se ne è dovuto andare dalla Sardegna 2 anni fa e vede amici e parenti sparpagliarsi per il mondo, lasciando la propria terra a chi vuole fare centrali nucleari, basi militari, poligoni di tiro, inceneritori per bruciare la mondezza di tutta italia. In altri comuni Italiani si stà per arrivare ad una nuova Napoli e nessuno ne parla.

domenica 21 dicembre 2008

Esperimenti militari in Sardegna.

Lo scandalo è che la popolazione è ignara di tutto e i pochi che sanno non dicono nulla. La domanda è: Di chi è la responsabilità delle morti di brava gente ignara di tutto? E: In nome di quale buona causa avviene tutto questo? Esportare democrazia in tutto il Mondo? La Sardegna ospita il 60% delle basi militari Italiane. Facendo parte dei paesi Nato possiamo da un momento all'altro diventare un'intera base militare, adesso ci vogliono realizzare una meravigliosa centrale Nucleare e investire sul settore chimico. Quindi saremo il primo obbiettivo da distruggere in quanto a settori strategici come energia e chimica. Questo è un altro motivo per l'Indipendentzia.

lunedì 15 dicembre 2008

La nostra storia dovrebbe insegnare qualcosa. Barones a sa tirannia Tenores di Neoneli e Orlando Mascia.

Una bellissima canzone di un uomo di legge della fine del 1700 ha un significato quantomai attuale. Ho scelto quella cantata dai Tenores di Neonelli perchè oltre che essere una superba interpretazione, nell'introduzione, spiega l'origine di questa canzone diventata in poco tempo, un inno alla ribellione. Parla di noi Sardi e della nostra storia che si ripere tutt'oggi. La maggior parte dei Sardi non conosce  le sue radici, per questo siamo come un albero debole pronto a cadere alle prime gocce d'acqua o i primi soffi del vento. Questo contributo vuole essere un'incitazione alla riflessione e alla riscoperta di quelle radici, che, affondate nel terreno, ci renderanno liberi, temerari e mai più timorosi. 


domenica 14 dicembre 2008

Ricetta di un sindaco Sardo al problema dei rifiuti Campani.

Distendiamo l'atmosfera presentando una validissima ricetta che potrebbe risolvere il problema dei rifiuti Campani. La parola al sindaco di Sraffingiu.


Precisazioni doverose in merito agli archeologi e ai politici.

Dopo aver sfogato una indignazione profonda e doverosa nei confronti dei politici e degli archeologi coinvolti nelle vicende citate e da citare,  mi sono venuti in mente alcuni archeologi che non meritavano l'essere messi nello stesso fascio d'erba in cui ho messo i palesemente inadeguati a ricoprire questo importante ruolo, mi riferisco in particolar modo ad alcuni dei più giovani non ancora inglobati in certi giochi di potere. Ce ne sono anche tanti altri, di cui non si parla mai, che svolgono il loro lavoro con tanta passione, dedizione e nel miglior modo che possono, a loro và un personale riconoscimento di stima. Quindi, per evitare di buttare l'acqua sporca con le pepite d'oro, ci tenevo a precisare 2 cose.

1 ) È facile distinguere le brave persone da quelle che non son degne, come?
     Semplice, mi aiuto parafrasando una citazione biblica che recita così: L'albero si vede dal frutto. Aggiungo io: L'archeologo pure. Possiamo individuare tranquillamente chi ha delle responsabilità nelle azioni o omissioni. Adesso proviamo a chiarirci le idee.
2 ) Nessuna scusante o attenuante dell'intero panorama politico isolano, son bravi solo a scaricare il barile delle responsabilità. Esattamente come chi ha avuto responsabilità nel governo della regione, nel 1988, da cui sono derivate le messe all'asta delle 5.000 aziende Sarde per richiesta delle banche. Sono gli stessi che oggi puntano il dito delle responsabilità sul banco di sardegna che loro stessi hanno venduto ai loro COMPAGNI dall'emilia romagna. Quindi se ci vogliono fare un favose, se ne vadano loro prima che li mandiamo noi.

Ricostruite le riproduzioni delle statue dei Giganti di Mont'e Pramma.

Finalmente possiamo ammirare alcune delle statue ricostruite dei Giganti di Mont'e Pramma (parlo di riproduzioni, non delle statue vere). La ricostruzione di una decina di esse ci danno l'idea sia dell'importanza della scoperta sia di quello che doveva essere il popolo Sardo in quei tempi. Raffigurano pugilatori e guerrieri armati, queste figure aprono scenari interessanti per la rivisitazione storica dell'intero mediterraneo e confermano teorie fino ad ora scartate (solo dagli archeologi isolani) come appunto la civiltà degli Shardana di cui parleremo più avanti. Guardati il video delle riproduzioni. 

Dimenticavo, le ricostruzioni sono state fatte dai soliti di IRS e non dagli archeologi. Interessante, alla fine del servizio di Videolina quando parla di negazione della nostra storia, sentite dove è stato offerto di esporre le statue.